Unione Tributaristi Italiani
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Agevolazioni fiscali alle ASD: cosa ne sarà del comma 4 dell’articolo 149 Tuir? Con la sentenza 29800/2022 la Corte di Cassazione conferma che le agevolazioni fiscali concesse alle ASD dipendono dall’effettivo svolgimento di attività senza fine di lucro. Necessario ma non sufficiente, quindi, il rispetto dei requisiti formali relativi al contenuto dello Statuto, alle clausole di democraticità dell’ente ed all’affiliazione ad enti di promozione sportiva, discipline sportive associate o federazioni sportive. Nel caso in esame la Corte ha confermato la sentenza della CT Regionale Veneto che aveva disconosciuto le agevolazioni fiscali per il fatto che l’attività commerciale dell’associazione fosse prevalente rispetto a quella sportiva: in particolare alla sola gestione di un circuito per mountain bike si contrapponevano le attività di ristorazione, country house con messa a disposizione di alloggi e locale notturno. A ciò si aggiungeva l’irregolare tenuta delle scritture contabili. La sentenza si colloca nel solco dell’orientamento consolidato della Cassazione che attribuisce prevalenza alla sostanza rispetto alla forma. Tuttavia, nel confermare la decadenza dalle agevolazioni per la prevalenza delle attività commerciali, non viene affrontato il tema della clausola di salvaguardia contenuta nel comma 4 dell’articolo 149 Tuir, che salva le ASD dalla perdita della qualifica di ente non commerciale qualora eserciti attività commerciale in misura prevalente rispetto a quelle istituzionali.
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